Ricorre oggi la X Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, promossa e nata dall’associazione “Mi nutro di vita” con lo scopo di promuovere una corretta informazione nell’ambito dei disturbi del comportamento alimentare sotto l’hashtag #coloriamocidililla💜.
Alcuni dati
Dagli anni ‘90, L’età di insorgenza dei disturbi si sta abbassando; possiamo vedere già bambini di 8-9 anni soffrire di anoressia; non mancano però insorgenze in età adulta, soprattutto nel caso del disturbo da alimentazione incontrollata.
Tutti i disturbi dell’alimentazione sono più frequenti nella popolazione femminile che in quella maschile: negli studi condotti su popolazioni cliniche, gli uomini (5-10% di tutti i casi di anoressia nervosa e10-15% dei casi di bulimia nervosa).
L’incidenza dell’anoressia nervosa:
- 8-9 nuovi casi per 100mila persone in un anno tra le donne.
- 0,02-1,4 nuovi casi per 100mila persone in un anno tra gli uomini.
il tasso di remissione è del 20-30% dopo 2-4 anni dall’esordio; 70-80% dopo 8 o più anni. Nel 10-20% dei casi si sviluppa una condizione cronica che persiste per l’intera vita.
L’incidenza della bulimia nervosa:
- 12 nuovi casi per 100mila persone in un anno tra le donne.
- 0,8 nuovi casi per 100mila persone in un anno tra gli uomini.
Cosa fare
Il trattamento richiede strutture e personale altamente specializzati, che assicurino un approccio interdisciplinare a tutti i livelli di assistenza, in cui sia garantita l’integrazione tra l’aspetto clinico-nutrizionale e quello psicologico, prevedendo un lavoro di equipe formata da psichiatri, psicologi, dietisti, endocrinologi, fisioterapisti, educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica e infermieri.
L’associazione del trattamento psicoterapeutico con quello nutrizionale trova la sua ragione nel fatto che il trattamento combinato evita il rischio delle guarigioni sintomatiche, evenienza frequente se al cambiamento del comportamento alimentare patologico non corrisponde un cambiamento degli atteggiamenti psicologici profondi.
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